E’ una domanda che si fanno tutti gli utenti, che non riguarda esclusivamente l’acquisto del prodotto in sè, ma l’operazione completa inclusa di installazione dei materiali. Come vedremo di seguito, i costi sono determinati da diversi fattori, a partire dalla scelta dei materiali, dal design del pavimento e infine dai costi per la posa del pavimento stesso. Le scelte preliminari riguardano quindi principalmente la scelta del materiale delle piastrelle per il pavimento.
Le tipologie più diffuse sono rappresentate da cotto, ceramica, pietra e marmo, con il gres porcellanato che fa la parte del protagonista. Il cotto è un materiale con superfici porose di grande resistenza, perfette per dare agli ambienti un effetto rustico. Le piastrelle in ceramica, invece, rappresentano una scelta con con un’ampia gamma di variazioni. Tra le principali varietà di piastrelle in ceramica ci sono quelle in monocottura e quelle in gres porcellanato, o quelle in bicottura ideali da rivestimento. In generale, il materiale ceramico risulta tanto leggero quanto resistente, inoltre la posa è relativamente semplice. La struttura tecnica del gres porcellanato offre caratteristiche di resistenza ad urti e di coefficiente termico altissime, una garanzia per la posa in ambienti interni o esterni, con ottima risposta a calpestio ed usura. La stampa digitale del gres porcellanato offre grande varietà di design, in grado di richiamare la consistenza, i toni e i colori di materie prime quali il legno, il marmo, la pietra etc. Inoltre, elemento importante nella scelta, i costi del gres porcellanato rispetto alla materia prima garantiscono un rapporto migliore tra qualità, durata e prezzo.Le tipologie di piastrelle per pavimenti in pietra e marmo, materiali di grande pregio, eleganti e sofisticati, sono decisamente più costose di quelle in ceramica o cotto.
A partire dai costi per la posa:
• se il prezzo medio delle posa delle piastrelle per il pavimento in ceramica si aggira intorno ai 15-20 euro, quello per pietra e marmo può arrivare sino ai 30 euro al metro quadro.
Non resta che andare a vedere insieme nel dettaglio quanto costa un pavimento in piastrelle!
1. I costi delle piastrelle per il pavimento
La definizione dei costi per il pavimento in piastrelle, come detto, dipende prima ancora che dai costi per la posa del pavimento, dalla scelta dei materiali. Sul mercato, come detto, esistono soluzioni differenti per qualità e costi:
1. a partire da un minimo di circa 9-10 euro al metro quadro per le piastrelle in ceramica monocottura oppure in gres porcellanato di seconda e terza scelta.
2. intorno ai 13-15 euro al metro quadro per le piastrelle in bicottura e per gres porcellanato di media qualità, materiale in stocking etc.
3. nella media dei 18-22 euro al metro quadro si colloca la maggioranza delle piastrelle in gres porcellanato di prima scelta, con design di buona qualità.
Questi costi possono naturalmente salire nel caso di design più particolari, collezioni innovative, formati speciali o produzioni artigianali. Ad esempio, un gres porcellanato 80×80 levigato o piastrelle in listoni da 20×120 che partono dai 35 euro al metro quadro.
2. I costi della posa
Non tutte le piastrelle sono uguali, ne derica che non tutte le pose dei pavimenti avranno la stessa quotazione, elemento rilevante nel rendere più o meno costosi i lavori. Una posa a spina francese risulta essere più costosa di una posa ortogonale classica, perché il numero delle piastrelle da tagliare per adattarle al perimetro delle stanze aumenta.Ci sono poi situazioni in cui sarà necessario per i piastrellisti marcare le fughe, oppure utilizzare degli stucchi impermeabili, o rendere le finiture brillanti con speciali stucchi colorati: in tutti questi casi, i costi aumenteranno. In generale, ad essere molto rilevante è lo stato del supporto su cui il pavimento andrà posato.Nel caso di pavimenti pre-esistenti rispetto alla posa, infatti, quasi sempre si rendono necessari degli interventi di sistemazione del fondo, di rasatura o di livellamento di possibili dislivelli, e quindi l’uso di speciali malte liquide autolivellanti, con un conseguente aumento dei costi.In generale, la posa dei pavimenti in piastrelle su un fondo in buone condizioni si aggira intorno ai 20/25 euro al metro quadrato, con variazioni a seconda di formati e qualità della piastrelle e della qualità di stucchi e malte utilizzate. Per una posa classica normalmente sono sufficienti 2 o 3 giorni, a seconda dell’estensione dell’ambiente.
3. La posa del pavimento: altri costi
Sui costi della posa del pavimento in piastrelle pesano anche altri elementi, forse meno scontati rispetto alla scelta dei materiali. Tra questi ci sono per esempio le differenze tra regione e regione: sarà bene quindi fare molta attenzione nella scelta dei migliori piastrellisti in base alla loro esperienza e alla qualità dei lavori effettuati. Nel preventivo per i lavori di posa, poi, attenzione alla posizione dei locali in cui i pavimenti devono essere posati: un sesto piano, in termini di smaltimento dei materiali, avrà costi differenti rispetto ad un piano terra. Altro elemento di attenzione è rappresentato proprio dal tipo di posa, perché i diversi tagli necessari possono generare grande quantità di sfrido, cioè lo scartodi lavorazione che diviene rilevante anche nell’acquisto della piastrella stessa. Ricordate che è impresa ardua installare un pavimento senza fughe!
4. La posa su un pavimento pre-esistente
La posa di un pavimento su un pavimento pre-esistente è tra quelle maggiormente utilizzate e convenienti, in questo modo si abbattono i costi dello svellimento del vecchio pavimento e dello smaltimento dei materiali di risulta. Per eseguire la posa su un pavimento pre-esistente, però, è necessario verificare alcuni fattori. Innanzitutto, la sovrapposizione di piastrelle su un pavimento pre-esistente implica che si debba innalzare quello nuovo di circa 12-16 mm, per questo si dovrà verificare l’adattamento di porte ed infissi già presenti . Altro elemento fondamentale è la scelta del pavimento, consigliabile un gres porcellanato la cui resistenza meccanica offre maggiori garanzie. Infine, è necessario che il pavimento già esistente sia in buone condizioni e che lo sia anche il massetto, altrimenti le spese per il livellamento e la rasatura potrebbero essere davvero rilevanti.
5. Le detrazioni fiscali
Anche nel caso del pavimento in piastrelle è necessario ricordare che è possibile a determinate condizioni usufruire dei bonus e delle detrazioni fiscali presenti anche nella Legge di Bilancio del 2018. Nell’ambito di questi provvedimenti, infatti, sono stati prorogati bonus e detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica e per le ristrutturazioni.Le detrazioni per ristrutturazioni e per il recupero del patrimonio edilizio, che ammontano sino al 50% nel caso di spese non superiori a 96 mila euro, riducono i costi per la ristrutturazione e la posa dei pavimenti in piastrelle, sia nel caso che si decida per una posa ex-novo che nel caso di una posa su un pavimento pre-esistente.Le agevolazioni sono contenute sono contenute nell’articolo 16 bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, che determina la natura degli interventi e le possibili agevolazioni anche in base alla natura degli edifici, in quanto abitazioni private o condomini.