“Qualsiasi oggetto di design non è neutrale. C’è un rapporto anche con chi ne gode, e bisogna tenerne conto”.
Queste le parole di Charlotte Perriand, conosciuta come il braccio destro di Le Corbusier, figura chiave nella definizione del design contemporaneo. Charlotte ha affrontato il tema con decisione, mettendo al centro la figura umana come cuore pulsante del progetto, di design e di architettura.
Abbiamo intervistato l’architetto Rita Vassallo di Arc Desire che ci ha offerto la sua interpretazione dell’architettura al femminile.
In che modo è importante l’interazione da donna nel progetto?
““Mascara, rossetto, ehm… eyliner …un filo di blush… ok posso andare!!!… OPS, la borsa …c’è tutto dentro ?! Si Si tutto il necessario !” Nasciamo progettate per essere impeccabili in ogni luogo e in ogni circostanza, belle e funzionali. Una donna architetto riporta nel progetto l’impeccabilità. Considero ogni nuovo progetto come un nuovo “outfit” e allo stesso modo, come mi piace immaginare modi nuovi di indossare una borsa, rielaboro nuovi mondi per vivere che, non siano scontati e che siano “comodi ed ergonomici”.
Dalla casalinga alla manager, la donna e la casa, un ruolo mutato nel tempo, quanto ha influito nell’architettura?
“Non credo che il ruolo della donna sia mutato nel tempo, le donna ha voluto e vuole esplorare nuovi mondi, mettersi in gioco in nuove esperienze, ha lottato, ha vinto alcune battaglie, altre ancora no, qualcuna l’ha persa e non se ne rende conto, altre forse si è pentita di farle, ma tutto sempre mosso da un unico grande motore la curiosità. Credo che le donne che si lasciano trasportare dalla curiosità in tutti i campi e ancor di più in quello dell’architettura siano vincenti: perché osano e sperimentano.”.
La creatività è donna, ambizione e coraggio, trasgredire le regole e indicare nuove strade: ti ritrovi in questa visione?
“Credo che oggi la trasgressione sia quella di “accettare la diversità” e avere il coraggio di ammettere che non possiamo fare le stesse cose degli uomini o nella maggior parte dei casi non allo stesso modo. Possiamo esplorare le stesse strade sentendoci libere di farlo al nostro modo, rispettando i nostri limiti ed esaltando le nostre peculiarità, non c’è bisogno di salire su un ring o andare al fronte a combattere, possiamo avere il nostro ruolo nel mondo e nella professione portando l’unicità del nostro essere, che è la più bella creazione del mondo, e quindi ….vado a ritoccarmi il rossetto!”.
ARC DESIRE
Rita Vassallo Architetto.
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