Un buon design è bello da vedere, certo. Ma perché non dovrebbe essere interessante da toccare, avere un profumo piacevole o un suono armonioso?
Insieme a diversi professionisti abbiamo messo in campo un’iniziativa che nasce dall’esigenza di indagare l’impatto che il design ha quotidianamente sui nostri sensi, con l’obiettivo di sintetizzare le esperienze che hanno dato vita a nuovi ambienti o prodotti, a collezioni quali piastrelle oppure oggetti di arredo, ogni progetto permeato dall’esigenza di inseguire un’emozione, un ricordo, spesso creato proprio dai sensi primordiali dell’uomo.
Ne abbiamo parlato con l’architetto Antonio Lombardi, molto legato al dialogo tra i sensi e la progettazione.
“Oggi la tecnologia ci ha fatto perdere il contatto con la realtà, con la scoperta della realtà.Sì, perché la realtà va scoperta, va esplorata, va conosciuta. Soprattutto se non è la nostra realtà”.
“Rendering, fotoinserimenti, realtà aumentata, video immersivi, si cerca in tutti i modi di abbattere la distanza tra quello che si sogna e quello che si vive realmente, ma se proprio dobbiamo sognare facciamolo”.
“Il progetto è un sogno, un sogno realizzabile, l’Architetto ne è il regista, i Committenti sono i protagonisti, tutto intorno un esercito di comparse e maestranze che rendono il sogno realtà”.
“Bisogna rieducare i Committenti al sogno e all’immaginazione, entrando in punta di piedi nella loro Vita, e accompagnandoli per mano nell’avventura della Nuova Casa”.
“L’Architetto immagina uno scenario futuro, fatto di Luci Colori Sapori Odori Suoni e Materiali; utilizzando 5 Sensi ricerca le Atmosfere più adatte ad accompagnare la Vita dei suoi Clienti”.
“Io parto con il rilievo della location, appunto le misure in schizzi bidimensionali, fotografo gli ambienti cercando di catturare la tridimensionalità dello spazio, ma non è abbastanza se prima non sono andato alla scoperta della quarta dimensione.”
“La quarta dimensione: il Tempo; come vivono e come vorrebbero vivere i futuri utenti della Casa? Cosa sentono, cosa vedono oggi? Quali gusti e quali sapori amano? Cosa toccano le loro mani? E domani?”
“La loro Vita ha bisogno di un’entusiasmante svolta sensoriale oppure di un confortante restyling delle proprie abitudini? Ogni progetto ha un palinsesto particolare, fatto di idee, proposte, ripensamenti, limature, compromessi. Anche il regista a volte stravolge la scena per adattarla ai protagonisti”.
“Un buon progetto tiene conto delle sensazioni dei Committenti: Gusto, Olfatto, Vista, Udito, Tatto, tutti i 5 sensi concorrono a scandire il Tempo vissuto all’interno di una casa, le cosiddette Abitudini Familiari”.
“Ed è proprio per questo che, avendo attraversato la loro vita, alla fine del percorso spero sempre che alle loro Abitudini Familiari ne aggiungano una nuova: quella di invitare spesso il “Loro Architetto” per un caffè o una cena!”
ALID – ANTONIO LOMBARDI INTERIOR DESIGNER
Antonio Lombardi Architetto.
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