Il design è donna, l’architetto Francesca Morano: “Rivoluzionarie e coraggiose”

“Qualsiasi oggetto di design non è neutrale. C’è un rapporto anche con chi ne gode, e bisogna tenerne conto”.

Queste le parole di Charlotte Perriand, conosciuta come il braccio destro di Le Corbusier, figura chiave nella definizione del design contemporaneo. Charlotte ha affrontato il tema con decisione, mettendo al centro la figura umana come cuore pulsante del progetto, di design e di architettura.

Abbiamo intervistato l’architetto e interior designer Francesca Morano, mente e cuore partenopeo con studio a Napoli e Milano, ecco la sua visione sul tema.

In che modo è importante l’interazione da donna nel progetto?

“Parto dal presupposto che in qualsiasi lavoro uomo o donna possono riuscire in egual maniera, basta avere sensibilità, passione, amore. Una donna forse in un progetto può metterci un pizzichino di inventiva e originalità in più. Ma sono convinta che il motore di tutto è la passione nel lavoro che si decide di fare”.

Dalla casalinga alla manager, la donna e la casa, un ruolo mutato nel tempo, quanto ha influito nell’archittettura?

“La figura della donna fortunatamente è mutata molto negli anni, anche se ancora oggi spesso viene vista solo come mamma e casalinga. Ci sono ancora uomini che non riescono a dare la giusta importanza ad un architetto donna quando entra in cantiere. Veniamo spesso ancora viste come figure estranee. Ma le donne famose nel settore hanno dimostrato di avere la forza nei grandi progetti che sono stati realizzati. Ricordo ancora le parole di Zaha Hadid che è stata la Prima a vincere il premio Pritzker nel 2004, che lamentava la visione della Donna nel mondo dell’architettura che voleva ancora solo uomini”.

La creatività è donna, ambizione e coraggio, trasgredire le regole e indicare nuove strade: ti ritrovi in questa visione?

“Si la creatività è donna sicuramente e forse siamo da sempre le più rivoluzionare e soprattutto coraggiose. Abbiamo in ogni occasione la vera forza di ribaltare la
Situazione e dare forza. Siamo donne, siamo abituate a risolvere problemi. Lo facciamo quotidianamente e in cantiere lo dimostriamo”.