Un buon design è bello da vedere, certo. Ma perché non dovrebbe essere interessante da toccare, avere un profumo piacevole o un suono armonioso?
Insieme a diversi professionisti abbiamo messo in campo un’iniziativa che nasce dall’esigenza di indagare l’impatto che il design ha quotidianamente sui nostri sensi, con l’obiettivo di sintetizzare le esperienze che hanno dato vita a nuovi ambienti o prodotti, a collezioni quali piastrelle oppure oggetti di arredo, ogni progetto permeato dall’esigenza di inseguire un’emozione, un ricordo, spesso creato proprio dai sensi primordiali dell’uomo.
Appuntamento con l’architetto Giuseppe Moliterni, a cui abbiamo chiesto l’importanza dei sensi nella progettazione.
“L’utilizzo dei sensi è insito nella progettazione stessa. A mio avviso, a differenza di un designer un architetto si muove attraverso esperienze antiche, costruisce una casa seguendo l’idea di una caverna, primo spazio antropologico in cui si sono sviluppati i sensi. L’uomo inconsapevolmente ricercava già la bellezza con graffiti o utensili, oggi siamo dei moderni cavernicoli che ricercano sicurezza, spazio, protezione anche attraverso la percezione tattile di una superficie”.
Dunque ogni senso è coinvolto nella progettazione: “L’olfatto è tanto, l’odore di casa è tutto. I sensi ci aiutano a misurare lo spazio, distinguendo tra una casa, un teatro, uno spazio, per questo l’architetto si differenzia lavorando con percezioni antiche e caratteristiche contemporanee. Tutto ciò consente che l’ambiente non sia solo modaiolo, ma sia tanto contemporaneo quanto eterno. Così si dovrebbe lavorare, questo quesito è interessante perchè spacca letteralmente in due diverse direttrici la progettazione: la tendenza all’effimero e voluttuoso contro la ricerca della bellezza attraverso interiore dell’uomo“.
MOLITERNI – DESIGN & ARCHITECTURE STUDIO
Giuseppe Moliterni Architetto.
moliterni.archi
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